soundscapes

Lights

Luke Abbott, Modern Driveway (Jon Hopkins piano version) – Border Community
Actress, I Can’t Forgive You – Werk Discs
Kollektiv Turmstrass, Ordinary (Lake People’s Circle Motive Remix) -Musik Gewinnt Freunde
Martyn, We Are You In The Future (Redshape Remix) – Brainfeeder
Ricardo Tobar, Together (Fairmont remix) – Natura Sonoris
Herbert, It’s only (DJ Koze remix) – Pampa
Ricardo Tobar, There is pop – Border Community
Matmos, You – Thrill Jockey

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filosofia

l’errore della medicina

Il più grande errore che si possa commettere nel tentativo di conoscere un territorio è scambiare la mappa geografica del territorio con il territorio stesso. Sebbene la capacità rappresentativa si nutra di eccezionali strumenti tecnologici restituirà in maniera solo approssimativa le caratteristiche dei luoghi.

La cosidetta scienza, fa benissimo a procedere in questa maniera, l’errore è nostro che nutriamo verso di essa una fede smisurata. E come ogni fede si nutre della nostra emotività, più che della ragione. Ma sappiamo benissimo che quando la scienza medica prova ad indagare l’emotività fallisce miseramente, proponendoci al massimo dei banali palliativi.

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film

Lei lo conosce il paradosso di Epimenide?

viva_la_liberta

Un professore probabilmente di filosofia, da poco uscito dal manicomio riesce ad accendere la speranza negli italiani. Esercizio di un capovolgimento meraviglioso in cui la follia, non solo si dimostra la via verso la sapienza, ma recupero autentico di un messaggio smarrito.

Io lo conosco il paradosso di Epimenide, meglio conosciuto come il paradosso del “mentitore” ed al di là di quello che può sembrare ovvero un semplice gioco di parole, è esso stesso un disvelamento della fragilità della logica umana. Che cosa è la follia se non un modo diverso di agire, spesso distante dalla logica condivisa?
Possiamo per questo derubricare a folle tutto ciò che ci sembra illogico?
Eppure la follia nel film Viva la libertà è passione, recupero di una dimensione autentica, osservarzione della propria coscienza e tentativo di lasciarla essere.

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digital heart music

Suoni dalla mia vicina

Four Tet – 0181 [TEXT021]
The xx – Chained (John Talabot & Pional Blinded Remix), ?[Young Turks]
Delia Gonzalez & Gavin Russom- Revelee (Carl Craig Mix) – [DFA]
Compuphonic – Sunset [Get Physical Music]
Shakarchi & Stranéus – Jamison (John Talabot redrumed version) – Permanent Vacation
Christian Löffler – Blind [Ki Records]
Holy Other – Impouring [Tri Angle]

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filosofia

Agonia del sacro

Nel 1942 Benedetto Croce scrive un breve saggio dal titolo eloquentissimo: Perché non possiamo non dirci cristiani.
Le argomentazioni in esso contenute sono mirabili ed ineccepibili. Il cristianesimo ha permeato in maniera così profonda le coscienze dell’occidente, che è veramente impossibile essere riusciti a sfuggirne.
Inutile dire che il cristianesimo ha sapientemente sfruttato argomentazioni filosofiche molto antecedenti, per dare struttura ad un pensiero inizialmente povero di teoresi.
Sicuramente è stato utilizzato Platone (con una evidentissima forzatura) e la sua teoria delle idee per dare forza ad un ordine sovrasensibile a dispetto dell’ordine che possiamo definire sensibile.

Eppure Nietzsche nella Gaia Scienza (passo n. 125) del 1882 in maniera così chiara pronuncia una profezia folgorante:
“Non avete mai sentito parlare di quell’uomo pazzo che, in pieno mattino, accesa una lanterna, si recò al Mercato e incominciò a gridare senza posa: «Cerco Dio! Cerco Dio!» Trovandosi sulla piazza molti uomini non credenti in Dio, egli suscitò in loro grande ilarità. Uno disse: «L’hai forse perduto? », e altri: «S’è smarrito come un fanciullo? Si è nascosto in qualche luogo? Ha forse paura di noi? Si è imbarcato? Ha emigrato?»
…… A questo punto l’uomo pazzo tacque e fissò nuovamente i suoi ascoltatori; anch’essi tacevano e lo guardavano stupiti. Quindi gettò a terra la sua lanterna che andò in pezzi spegnendosi. «Vengo troppo presto, disse, non è ancora il mio tempo.»

Questa sentenza, come suggerisce Heidegger in uno dei suoi celebri “Sentieri interrotti” oltre ad avere un carattere eminentemente profetico, finisce per descrivere il tramonto di un sistema di valori, ovvero la fine di una prospettiva, di un angolo visuale che pretendeva di osservare e comprendere il mondo.

A 131 anni dalla profezia di Nietsche, possiamo negare questa intuizione che forse all’epoca sembrò stravagante?
«Che sono ormai piú le chiese se non le tombe e i sepolcri di Dio?»

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